Un libro di guarigione

È possibile che a volte andare in pezzi possa servire a farci tornare più interi? Gaia ha ventiquattro anni, è indipendente economicamente, vive da sola e il suo futuro sembra splendere di luminose promesse. Ma improvvisamente scende un’oscurità che la opprime, togliendole la voglia di lavorare, di vedere persone, per¬ no di uscire di casa. Dopo una visita con uno psichiatra, arriva il responso: ha un “disturbo borderline di personalità”. La diagnosi, dapprima accolta come promessa di cura, diventa una prigione, assieme al suo cammino codi¬ficato, fatto di sedute di terapia, di psicofarmaci, di test periodici. Per un ¬ fine che non sembra essere lo “stare bene” quanto lo “stare meno peggio”.

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