Una veglia funebre si trasforma in una grande festa, un’occasione unica per celebrare l’amore e i legami di una vita. Ricordi, visioni e confessioni di un attore che ha saputo fare del divertimento un’arte, sotto i riflettori come nel privato. Accade tutto in una villa in Romagna, un posto dove parenti, amici e colleghi sono riuniti per dare l’ultimo saluto a Diego Abatantuono e dove ogni cosa sembra possibile. Enzo Jannacci fa iniezioni a base alcolica, Paolo Villaggio trascina un carrello coi bolliti, Ugo Conti spinge un’altalena, i Gatti di Vicolo Miracoli si radunano intorno a una piscina. Tra gli spettri amati del passato e gli affetti ancora vivi e presenti, Diego si muove incerto: e vivo anche lui o e morto davvero? Nell’arco di una serata immersa in un’atmosfera onirica dal sapore felliniano, ogni incontro diventa il pretesto per scavare nella memoria. Il risultato e un racconto corale in cui, con passione e ironia, si rievocano difficolta, successi, lunghi sodalizi e momenti di intimita mai rivelati prima.