L’uomo che spostava le nuvole

*Che cosa sogni?* È questa la domanda che Ingrid si sente fare da sempre dai membri della sua grande famiglia. Non «Come stai?». Che cosa sogni. Perché è nei sogni che si rivela la vita autentica, quella invisibile nel mondo reale. Ed è proprio un sogno a riportare Ingrid in Colombia, il paese in cui è cresciuta e da cui è dovuta fuggire negli anni del terrore, quando i guerriglieri e i narcotrafficanti di Pablo Escobar seminavano paura e morte per le strade di Bogotá. Nel sogno, è il fantasma del nonno a chiamarla, a chiederle di tornare per compiere una missione. *Nono* , il *curandero* che sapeva spostare le nuvole, parlare con gli spettri, guarire i malati, vedere il futuro. Conosceva i “segreti”, poi ereditati dalla figlia: nonostante fosse “solo” una femmina, era l’unica degna di possederli. E ora Ingrid ne è la depositaria. Quello che l’aspetta sarà un viaggio fisico e spirituale tra passato e presente, tra sogno e realtà, intriso di magia, di dolore, ma anche di pura gioia. Un cammino nello spazio e nel tempo alla riscoperta delle proprie origini, nel tentativo di guarire traumi mai affrontati, ritrovando quella *Mami* così simile eppure così distante e, alla fine, se stessa.
Con echi del realismo magico di García Márquez e Isabel Allende, un memoir duro e poetico, una storia famigliare che si intreccia a quella universale di una Colombia misteriosa e affascinante, sconvolta dai *conquistadores* , lacerata tra la lotta per salvare le proprie tradizioni e quella per sopravvivere, in un ciclo infinito di inizio, fine e rinascita.

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