Corrotto

L’ingegnere Mourad è un uomo onesto e colto, legge Schopenhauer, diffida degli estremismi islamici, eppure fatica a garantire alla famiglia un livello di vita decoroso. Così, quando un giorno trova una mazzetta di banconote nel fascicolo di una pratica che sta seguendo, intasca e tace. Il gesto però trasforma la sua esistenza più di quanto avesse immaginato. Certo, adesso conduce una vita più agiata, ma da quando è passato dall’altra parte Mourad conosce il prezzo della trasgressione e del sospetto. In questa lucida analisi del sottile discrimine che separa onestà e corruzione, leggiamo una risposta dell’intelligenza all’ipocrisia di furbi e moralisti. Forse il romanzo nel quale il grande scrittore marocchino ha saputo meglio fondere la sua anima di narratore fantastico con la lucida volontà di essere coscienza civile del nostro tempo.

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