Tuamore

Melina, che detesta essere chiamata Carmela, cresce i suoi tre figli con una dedizione assoluta, a tratti ingombrante. Conosce il sacrificio e la fatica ma reagisce sprizzando vitalita e schiettezza. È una tifosa fanatica di calcio, sa citare a memoria scene e interpreti di innumerevoli film, inventa indimenticabili scherzi telefonici. Finche la sua salute non viene compromessa da un tumore al seno, tabu impronunciabile che nelle parole del figlio maggiore diventa tuamore, trasformando un presagio di sventura in una speranza possibile. I frammenti di una vita trascorsa insieme si mescolano ai dettagli piu impietosi della malattia. Emerge la figura di una donna capace di affrontare i suoi giorni a colpi di commedia. Cosi, sopravvivere all’assenza significa ripercorrere soprattutto le piccole felicita condivise. Per quel figlio adorato il dialogo postumo con la madre e il tentativo di indovinare la forma piu adatta per esprimere tutta la sua affettuosa gratitudine e sublimare il lutto in un amore che continua.

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