La busta arancione

È il 1959 e Carlo Felice, piemontese di nascita trasferitosi in Australia, osserva due buste arancioni appoggiate sulla sua scrivania. In quel momento ritorna agli anni lontani della giovinezza altoborghese, dalla morte del padre al tenero rapporto con il fratello minore Costantino, fino al giogo di una madre devota e vampiresca a cui cerchera sempre di sfuggire. Il passato riecheggia anche nel ricordo dell’amico Alessandro, che vive la propria omosessualita clandestinamente e interpreta le difficolta di Carlo con le donne come un’omosessualita latente e inconfessabile. Ma e nel complicatissimo rapporto del protagonista con le donne che si gioca l’intero romanzo, dalla madre all’esuberante Meris fino alla cinica Sandra. In una crescente, assillante tensione verso un amore e una felicita possibili. Pubblicato per la prima volta nel 1966 e ambientato tra Torino e il lago Maggiore, *La busta arancione* non e solo un romanzo psicologico teso sul filo del ricordo, ma anche un affresco della storia italiana del Novecento imperniato sui cruciali eventi del 25 luglio e dell’8 settembre 1943.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *