La violinista di Hitler

Nejiko accarezza le corde tese del violino sotto i polpastrelli. La sua maestria nello strumento l’ha condotta dal lontano Giappone fino in Europa, per tenere una serie di concerti. Ma Nejiko sa che lo strumento che stringe tra le mani ha un significato profondo: è stato il gerarca nazista Goebbels a regalarle quel magnifico Stradivari, come segno di alleanza tra il suo paese e la Germania. Anche se è molto giovane, ha avuto l’onore di quel dono. Nejiko non fa che ripeterselo mentre, intorno a lei, rimbomba l’eco della guerra. Eppure non riesce a suonare come ha sempre fatto. Il violino sembra osteggiarla: invece di far vibrare la sua musica, si chiude di più a ogni tocco. È come se avesse un’anima, un passato. E lei non riesce a vincere questa battaglia. Perché Nejiko sa. Nejiko sa che lo Stradivari è stato rubato. Che è appartenuto a un musicista ebreo. Che sono state le mani di un uomo morto per mano dei nazisti a sfiorarlo prima di lei. Da quel momento ha un solo obiettivo: protegge – re il violino. Difenderlo con la sua stessa vita per rendere onore al suo proprietario. Ma ora qualcuno è alla ricerca dello strumento e Nejiko deve trovare il coraggio di fare la scelta giusta. Solo allora lo Stradivari potrà tornare a suonare. Solo quando sarà libero. Libero davvero.

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