Per i soldi o per la gloria

Come tutte le filiere industriali degne di questo nome, ogni casa produttrice e diversa: ha i propri obiettivi, le proprie strategie e le proprie preferenze, e diverso, per tipologia e carattere, ne e il titolare.Si passa facilmente dal produttore che ha come target di riferimento il cinema d’autore ma non disdegna prodotti piu di cassetta, per far quadrare i conti, a chi fedelmente sposa la sua attivita a quella di uno o due registi; dal «capitano coraggioso» che aspira a superare i confini della penisola per conquistare il mercato internazionale, al produttore che saccheggia i generi cinematografi ci piu in voga, sfornando pellicole in serie.Per i soldi o per la gloria da voce a tutti questi personaggi, che hanno iniziato la loro attivita, generalmente, negli anni Sessanta e Settanta, spaziando da Vittorio Cecchi Gori a Fulvio Lucisano, da Nicola Carraro a Gianfranco Piccioli, da Adriano De Micheli a Claudio Bonivento, da Marina Piperno a Elda Ferri. Sfata in via definitiva la riduttiva visione di una figura monodimensionale, pragmaticamente interessata solo al profitto, e racconta al tempo stesso una stagione memorabile del cinema italiano, dai capolavori di Fellini e Antonioni alle grandi commedie di Risi e Monicelli, fino ai nuovi maestri della risata: Verdone e Nuti, Troisi e Moretti.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *